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Dr. Marco Orlando
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Odontoiatra Perfezionato in Endodonzia e Odontoiatria Laser Assistita c/o Università di Parigi Si occupa di Conservativa, endodonzia ed Estetica |
Carta dei servizi
Lo Studio Palermo ha come obiettivo la prevenzione ed il ripristino funzionale ed estetico dei denti e del sorriso dei propri pazienti.
Lo Staff medico è composto da professionisti specializzati in una branca specifica dell''odontoiatria, così da poter garantire il massimo dell''aggiornamento e della qualità sulla vasta gamma di prestazioni erogate.
PRESTAZIONI ODONTOIATRICHE EROGATE DALLO STUDIO
- ortodonzia fissa e mobile per ragazzi ed adulti: finalizzata allo spostamento dei denti per ottenere un riallineamento estetico e funzionale
- conservativa ed endodonzia (otturazioni e devitalizzazioni)
- protesi mobile che prevede l’utilizzo di apparecchiature rimovibili
- protesi fissa (cementata sui propri denti residui previa preparazione degli stessi)
- implantologia ossia inserimento di impianti in titanio all’interno dell’osso che costituiscono una radice artificiale su cui realizzare delle protesi fisse
- implantologia post-estrattiva a carico immediato che prevede l’estrazione di denti non più recuperabili e il concomitante inserimento di impianti su cui realizzare una protesi fissa immediata
- terapia parodontale di tipo chirurgico e non, che è finalizzata alla cura delle malattie dell’osso e della gengiva che possono portare, se non trattate, alla progressiva perdita dei denti
- sbiancamento dentale ambulatoriale e domiciliare
- estetica dentale con faccette in ceramica per modificare la forma ed il colore dei denti anteriori
- aumento di volume del labbro con acido ialuronico che è un materiale riassorbibile e come tale non definitivo
- ringiovanimento dei tessuti periorali
- chirurgia orale (estrazioni dei denti del giudizio, interventi su granulomi e cisti, biopsie, enucleazione di neoformazioni, innesti di osso e gengiva)
Implantologia
Si tratta sostanzialmente di inserire delle viti (impianti) nell’osso che simulano le radici naturali dei denti.
Non esistono normalmente tipologie di impianto migliori di altre anche se il medico deve conoscere tutte le tecniche esistenti ed utilizzare la forma implantare e la sistematica chirurgica più indicata dopo aver fatto preventivamente attenti esami al paziente.
Oggigiorno l’implantologia, con rare eccezioni, è sempre possibile anche se esistono situazioni di carenza ossea nelle quali l’intervento va fatto precedere da interventi di rigenerazione (è il caso in cui l’osso non è volumetricamente sufficiente).
Dagli ultimi studi clinici è emerso che, con l’utilizzo di tecniche computerizzate, in qualche situazione è possibile limitare il numero di impianti ed ottenere risultati protesici validi.
Teoricamente non esistono situazioni non risolvibili. Praticamente però è necessario, come in altre branche della medicina, che il medico abbia sia una conoscenza approfondita di tutte le possibili soluzioni tecniche sia un’esperienza importante nella loro applicazione.
I limiti di intervento dipendono dalle capacità e dalla conoscenza implanto-protesica del medico e dalla situazione ossea occlusale e dei tessuti molli del paziente. Alcune tecniche richiedono capacità operative specifiche frutto dell’esperienza che permette di affrontare e superare i problemi con soluzioni non facilmente codificabili.
Essenzialmente per la perdita dei denti naturali che avviene nella maggior parte dei casi per la malattia parodontale (piorrea), o per un trauma.
In sostituzione degli elementi persi si inseriscono degli impianti (viti) ai quali vengono ancorate protesi fisse o mobili.
E’ da sottolineare che così come è importante che il chirurgo inserisca le viti nel miglior modo possibile, è altresì necessario che la parte protesica sia curata nei minimi particolari per ottenere un successo duraturo nel tempo.
Concetti come equilibrio, occlusione e postura si devono tenere in debita considerazione nello sviluppo e realizzazione di un implanto-protesico.
Non esiste un limite di durata nel tempo dell’impianto. Se il progetto e la realizzazione del manufatto implanto-protesico vengono eseguiti secondo protocolli precisi ed efficaci, il minimo di aspettativa è di 20/25 anni.
E’ tuttavia necessaria ed indispensabile la collaborazione del paziente sia nel mantenimento di una perfetta igiene orale, sia nei controlli periodici.
Non esiste un’età precisa. Studi scientifici dimostrano che la fascia più interessata è dopo i quarant’anni.
Se non sussistono controindicazioni cliniche sistematiche, si possono inserire impianti anche a soggetti in età avanzata.
E’ superfluo dire che più l’età è avanzata, più si cercherà di ridurre l’entità dell’intervento.
Nel giovane il ricorso all’implantologia è sostanzialmente dovuto a traumi o agenesie e l’età più indicata è collegata allo sviluppo fisico, dopo cioè i 18 anni.
Endodonzia
L’Endodonzia è la scienza medica, nell’ambito dell’Odontoiatria, che ha per oggetto i tessuti interni del dente, le patologie e i trattamenti correlati. Quando questi tessuti o i tessuti che circondano la radice dentale si ammalano o danneggiano a causa di carie o traumi, il trattamento endodonticopermette di salvare il dente.
Il trattamento endodontico si rende necessario quando la polpa (il tessuto molle interno al dente) è infiammata o infetta per un danno provocato da una carie profonda, dall’esito di interventi sul dente, o da un trauma (grave e improvviso o più leggero ma ripetuto) che ha provocato frattura o scheggiatura o incrinatura profonda.
La polpa dentaria, contenuta all’interno dei denti, popolarmente nota come nervo del dente, è in realtà un tessuto altamente specializzato costituito da arterie, vene, terminazioni nervose e cellule connettivali. Nell’età dello sviluppo questo tessuto ha la funzione di formare la struttura portante calcificata del dente (dentina); nell’adulto, ad accrescimento completato, la polpa – ormai assottigliata – resta confinata nella camera pulpare e nei canali radicolari, con funzioni residuali di sensibilità al freddo e idratazione della dentina.
A perturbare lo stato di salute pulpare possono intervenire varie situazioni patologiche, la più frequente delle quali è di gran lunga la carie dentaria (vedi oltre), ossia la decalcificazione e distruzione progressiva dei tessuti duri del dente per l’azione di microrganismi presenti nellaplacca batterica. Se non si interviene tempestivamente la cavità prodotta dalla carie si ingrandisce e approfondisce ed estende finché la polpa viene raggiunta dai batteri con trasformazioni irreversibili dovute all’infezione. Quando si arriva a questo stadio la cura conservativa che consente di mantenere il dente evitando l’estrazione è la terapiaendodontica, o cura canalare o anche più impropriamente devitalizzazione. In generale l’Endodonzia mira a conservare i denti che hanno ricevuto un danno grave della loro struttura che ha portato all’infezione e alla necrosi della polpa, con ripercussioni acute o croniche dei tessuti circostanti, più o meno dolorose. La moderna Endodonzia si avvale di strumenti sofisticati per la diagnosi e la terapia, quali lo stereomicroscopio operatorio, i biomateriali innovativi, la strumentazione in leghe speciali.